venerdì 18 agosto 2017

Abbattere le statue per creare un deliberato caos?


Sagge parole di Maurizio Blondet nel suo articolo"Questo abbattere statue è uguale ai roghi di libri", dove (riferendosi alle statue) dice "dopo un secolo e mezzo che sono lì, improvvisamente gli “Antifa” non le tollerano: sono “schiavisti”. Sindaci e governatori eseguono, anzi precedono le folle nelle opere di abbattimento. In odio a Trump, naturalmente."....


E' il mio stesso pensiero. Né più e né meno. Ottima idea, di Blondet, nel vedere in questa follia (che alimenta la pazzia collettiva) una regia atta a creare un "deliberato ed organizzato tentativo di innescare la guerra civile razziale, neri contro bianchi."

A questo non avevo pensato, ero rimasto alla sola idea di un progetto per aizzare gli animi delle persone più facilmente manipolabili, a suon di slogan da quattro soldi e campagne sgangherate da veicolare mezzo Facebook e Twitter. Ma il tutto circoscritto al solo piano di demonizzare Trump per portarlo alla caduta. Ma a pensarci bene, potrebbe esserci dell'altro. In fin dei conti la manovalanza per attuare il piano non manca. Anzi!

Ciò che è certo è la necessità di rimanere più vigili possibili e di non lasciarsi trascinare dal fanatismo più demenziale di sempre.

Nessun commento: