giovedì 8 marzo 2018

5 stelle e CAF, ma non solo

Febe Polluce

A me i 5 stelle hanno sempre puzzato. Trovate nel mio profilo fb molti miei post di 6 o 7 anni fa in cui li descrivevo già come un movimento farlocco nelle mani di abili manovratori. Ambigui, incompetenti, innocui per i poteri forti e le "kaste" che vaneggiavano di abbattere. Mi ha sempre provocato orchite la loro retorica su onesta' e corruzione, che tintinna molesta come le monetine fuori dall'Hotel Raphael. E questo a prescindere dallo "scandalo dei rimborsi": mi schiferebbe anche se loro fossero davvero immacolati, perché l'onestà per un politico e un amministratore non è un valore in sé, qualora non si accompagni ad altre qualità pregnanti e necessarie....
Oggi, poi, mi spaventa molto la loro vicinanza all'Islam politico. Nei 5 stelle ci sono gli ingenui che non hanno capito un accidenti e i furbi che hanno capito fin troppo: tertium non datur.

Detto ciò, questa cagnara sul reddito di cittadinanza, sull'assalto vero o presunto ai caf, sul meridione fancazzista (a cui si oppone, però, il nord bifolco e xenofobo), non la capisco. 
Ormai non si è capaci di analisi che vadano oltre i meme - che sono divertenti e fanno ridere pure me ma non possono sostituire un pensiero e una valutazione. 

Perché certo è più maldestro e ridicolo chi si presenta a chiedere il modulo al caf di chi é stato seduto ad aspettare gli 80 euro in busta paga... Ma solo perché il secondo una busta paga ce l'aveva, a differenza del primo. E si è venduto comunque, anche per meno. 

Mi dispiace vedere bissato quell'atteggiamento di superiorità e sufficienza che i semikolti hanno usato verso chi non si conformava al loro progressismo politicamente corretto. Mi spaventa vedere che si sottovalutano ancora i problemi, concentrando l'attenzione su un aspetto ridicolo e marginale e tralasciando le ombre veramente inquietanti di certe formazioni politiche. Mi spiace soprattutto che - sebbene il Paese sia alla canna del gas - ci mostriamo ancora una volta campioni nello sport nazionale: ridere di noi stessi.

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